Da tanti definita la partita del secolo: è il termine con cui ci si riferisce all’incontro di semifinale del IX campionato mondiale di calcio tra le nazionali di Germania Ovest e Italia che si svolse allo stadio Azteca di Città del Messico il 17 giugno 1970 e vide la vittoria italiana con il punteggio di 4 a 3 dopo i tempi supplementari, al termine di continui cambi di risultato
Commentato per il pubblico italiano sulle frequenze televisive della Rai da Nando Martellini e su quelle radiofoniche da Enrico Ameri.
Quella partita ha fatto sognare intere generazioni. Chi in quegli anni era bambino andava a letto presto, dopo Carosello. Alle 21,30 ci si coricava, senza se e senza ma. Ma quella sera fu diverso. L’Italia intera rimase incollata ai teleschermi fino a notte inoltrata per via del fuso orario del Messico. E quando Karl Heinz Schnellinger pareggiò in pieno recupero il vantaggio di Boninsegna, si andò ai tempi supplementari. E lì inizierà una storia epica. Storia che i giornali non riuscirono a raccontare, almeno non subito. I quotidiani, infatti, dovevano andare in stampa e fu così che ‘La Gazzetta dello Sport’ titolò in prima pagina: “L’Italia raggiunta nel finale”. Quell’extra-time mise in difficoltà anche uno dei più grossi quotidiani nazionali. Altri tempi, altri uomini, altro calcio. E anche se i giornali non riuscirono a raccontare le gesta di Riva, Rivera e compagni, nessuno quella sera andò a letto dopo Carosello. Nessuno. In basso la prima pagina de ‘La Gazzetta dello Sport’ di quella notte.