Il Circo Massimo

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Il Circo Massimo era un antico stadio dove la funzione principale era quella di essere una pista per le corse dei carri nonché il luogo dove si svolgevano i Giochi romani (Ludi romani) in onore di Giove. Questi ultimi erano i giochi cittadini più antichi e si tenevano nel mese di settembre, durante il quale per una quindicina di giorni le corse dei carri si alternavano alle sfilate

Secondo la leggenda, la sua fondazione risalirebbe al VI secolo a.C. ad opera dei primi re di Roma (la realizzazione dei primi palchi in legno stabili risale al re Tarquinio Prisco), ma fu solo nel periodo di Giulio Cesare che esso assunse la sua caratteristica forma…

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La capienza della cavea, ossia le gradinate su cui sedevano gli spettatori, segue l’evoluzione del Circo Massimo stesso: sotto il principato di Traiano, che ricostruì il sito quasi per intero, si ipotizzano un numero teorico di posti compreso tra i 200.000 e i 225.000

La cavea, occupava un’area di circa 38.000 metri quadri, sviluppata su tre livelli (quello inferiore con sedili in pietra e quelli superiori in legno), ed era divisa in quattro settori, in base alla gerarchia sociale.

I posti migliori erano ovviamente assegnati ai ceti sociali più elevati (cavalieri e senatori), mentre gli altri erano ad uso della plebe. In epoca imperiale, con alcune leggi ad hoc, porteranno poi, all’assegnazione permanente di alcuni posti a sedere assegnati ai ceti più alti, alle caste sacerdotali e ai membri della famiglia imperiale. Tali posti erano delimitati attraverso delle transenne.,

Il Circo Massimo (Circus Maximus, in latino) è considerato la struttura per spettacoli più grande del mondo antico ed è stato un polo di aggregazione sociale fin dalle origini di Roma

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Il Circo Massimo è stato teatro di uno degli avvenimenti leggendari più famosi di tutta la storia romana: il Ratto delle Sabine, il rapimento da parte di Romolo e dei romani delle donne delle tribù sabine, che portò poi alla fusione tra i due popoli. La leggenda narra che il rapimento avvenne proprio nel Circo Massimo mentre si celebravano i Consualia, le feste dedicate al dio Conso, durante le quali si svolgevano corse di asini, muli e cavalli.

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Il suo circuito veniva impiegato anche per altri usi, ospitando ad esempio i Giochi romani o le lotte dei gladiatori. Si ricorda, per esempio, lo scontro organizzato da Pompeo tra un gruppo di gladiatori e 20 elefanti. Oppure le spettacolari naumachie, vere e proprie battaglie navali simulate che si combattevano sulla pista inondata artificialmente con le acque del Tevere.

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Con la caduta dell’impero, anche la funzione di centro di aggregazione e di spettacolo venne meno. È certo che già nel VIII secolo la pista non fosse più in uso, 

In età moderna con l’avvento del fascismo, l’area del Circo Massimo sembra riacquistare la sua funzione di aggregazione sociale e palcoscenico del potere centrale: diventa infatti sede delle maggiori mostre ed esposizioni organizzate dal Mussolini per celebrare l’efficienza e la produttività del governo fascista.

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