XII Giallorosso

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Il XII Giallorosso nasce il 20 ottobre 1963 quando l’allora presidente della Roma, il conte Marini Dettina, si recò a Casalbertone e diede la possibilità a Pietro Maiocchetti di dare sfogo alla sua passione per il calcio.

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Ventiquattro anni di attività di puro settore gio­vanile, in pratica dal 1963 al 1987, con solo due presenze nel calcio amatoriale, hanno lasciato un segno importante nel panorama calcistico romano.

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Il percorso della società è stato entusiasmante: nel 1964 affrontò la prima squadra della Roma nell’allora campo di allenamento della squadra giallorossa: il Tre Fontane, perdendo per 8 a 1, dopo essere stata clamorosamente in van­taggio, suscitando le ire del mister della Roma, Lorenzo.

Il XII Giallorosso si allenava e giocava al Campo Roma (sede della Romulea) e di conse­guenza era solita fare da sparring-partner alla Roma De Martino, che era la squadra del cam­pionato riserve.

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Anche la parte interna­zionale è densa di gare, come quando la squadra del

XII Giallorosso af­frontò nel 1972 il famoso Dukla Praga, dominatrice per anni del Torneo gio­vanile di Viareggio.

L’attività iniziò al Campo Roma, per poi andare allo Stadio Flaminio, poi al Quarticciolo di Via Prenestina ed infine all’ Ex Enaoli di Via di Torrespaccata.

Li si fece un impianto in erba, ed alla presenza del presidente della Roma di quel periodo, Gae­tano Anzalone e dell’ex Alvaro Marchini, si inaugurò il campo con gli allievi della Roma (in cui militavano Sella e Criscimanni).

Ventiquattro anni di vita, solo settore giovanile, i bambini iscritti alla scuola calcio non paga­vano nulla perché erano i soci (circa 1500!) che coprivano le spese, e con tante presenze allo stadio con l’immancabile striscione e con una stella che continua a brillare tutt’ora: Claudio Ranieri, ex giocatore del grande XII Giallorosso (nella foto 3° in piedi da sinistra).

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Il presidente Maiocchetti: “Cominciò la sua carriera con noi. Lo vidi subito che giocava bene e lo tesserai. poi Anzalone mi voleva offrire per lui 500 mila lire, ma io gli risposi che avrei preferito, qualora avesse esordito in serie A, alcune mute da giocatore. E così quando Ranieri giocò la sua prima partita in serie A con la Roma, Anzalone mi mandò 20 mute complete di maglie, calzoncini e scarpini”

Altro ricordo incredibile fu la partita allo Stadio Olimpico dove prima di Roma – Fiorentina af­frontò la Tevere Roma alla presenza di 50.000 spettatori. Il secondo accosciato la “stellina” Cecio Biancolillo. L’ultimo Andrea Finocchi, futuro direttore sportivo del Cynthia
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