La Stefer

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La Stefer nasce nel lontano 1926, un anno prima della nascita dell’A.S. Roma.

Goffredo Calisti, Aldo Ramoni e Fausto Sarocchi si riunirono per gettare le basi a questo gruppo sportivo.

Il primo gruppo sportivo era composto da podisti, come del resto tante società di calcio che provenivano dalla ginnastica, ma ben presto la passione di Ramoni per il calcio fece si che si sviluppò il settore. I colori sociali erano il nero e l’azzurro.

Questa squadra partecipò a tutti i tornei dopo-lavoristici che si svolsero a Roma nel 1927 e si classificò al secondo posto nella “Coppa Mezzomo”.

Il periodo d’oro si sviluppò tra la fine degli anni trenta e l’inizio degli anni quaranta, quello che portò la squadra a disputare il campionato di serie C.

Dopo vari anni, in cui la squadra alternò delle buone prestazioni nei campionati regionali ed interregionali di Promozione, la società sotto la guida di Aldo Pasquali (grande dirigente calcistico che approdò alla Roma di Dino Viola negli anni 80), tornò negli anni sessanta alla ribalta del calcio Regionale e Nazionale.

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Infatti è datata 1967-68 la conquista della Coppa Italia Dilettanti.

Proprio In quell’ anno la Federazione italiana raggiunse un accordo con la Federazione inglese secondo il quale a fine stagione si sarebbe svolto un doppio confronto tra le due società vincenti le rispettive Coppe Dilettanti, con la conseguente disputa della Coppa Barassi. La Stefer e la squadra inglese del Leytonstone si contesero il trofeo e disputarono il ritorno allo Stadio Olimpico di Roma, in anteprima di Roma – Juventus, di fronte a 80.000 spettatori, che si entusiasmarono nel vedere un emozionante incontro finito per 2 a 2 e che forse fece scoprire al grande pubblico un calcio dilettantistico fino ad allora quasi ignorato. La Stefer perse soltanto per differenza reti.                                                                                                              

Bisogna ricordare comunque la promozione tra i semi-professionisti in Serie D nel 1971-72. La squadra retrocesse in Promozione nel 1973-74 e fino al 1976-77 giocò in quel campionato, sfiorando in quell’anno la Promozione che fu conquistata dal Tor Sapienza, dopo un appassionato testa a testa.

Con il cambio di nome in ACOTRAL la società perde quel fascino che aveva avuto negli anni, ma rimane indelebile il ricordo negli sportivi romani e nazionali.

Nel 1977 la Stefer cede il suo gioiellino Odoacre Chierico all’Inter (nella foto, Stefer e Inter stessi colori). 

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Una formazione della STEFER del 1971-72

Scarabotti, Nardoni, Iacorossi, Febi, Monesi, Gasbarra, Biancolillo, Minelli, Santini, Plini, Ferrari. All.: Dagianti

Il bomber Biancolillo
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