

Silvio Gioacchino Italo Piola
(Robbio, 29 settembre 1913 – Gattinara, 4 ottobre 1996)
Annoverato tra i più grandi centravanti della storia del calcio, ha legato la sua carriera principalmente a tre maglie, quelle di Pro Vercelli, Lazio e Novara.
Emerse molto giovane nella Pro Vercelli e nel 1934 passò alla Lazio, voluto «fortissimamente» dai gerarchi fascisti Marinelli e Vaccaro; vi militò per nove stagioni.
Centravanti possente, alto 1 metro e 80 centimetri, si distinse sempre per la sua forza fisica, per la sua indomata voglia di combattere abbinata a grandi doti tecniche e acrobatiche. In una partita con la Lazio segnò una rete di testa, dopo essere stato ferito e fasciato proprio al capo.


Maturò diventando «il bomber capace di conquistare in Francia il Mondiale». Vittorio Pozzo, suo commissario tecnico, scrisse di lui: «non so ancora se il Silvio calcia meglio col destro o col sinistro, tanto è bravo. Di testa è molto forte nella scelta di tempo. Ma non ho visto nessuno come lui in rovesciata, in spaccata» Fra le sue prodezze si ricorda un episodio curioso, accaduto nel 1939 a San Siro contro l’Inghilterra: segnò nella ripresa il gol del vantaggio azzurro in rovesciata, anticipando il portiere. Ci furono però grandi polemiche, in quanto il gol fu in realtà realizzato di pugno.







