O.M.I.

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La storia dell’Associazione Sportiva Omi risale agli anni ’50 quando il Gruppo sportivo aziendale di tipo dopolavoristico (Ottica Meccanica Italiana) s’impegnava con alterne prestazioni nel campionato di prima divisione. Soltanto nel 1957, con Franco Seguiti, chiamato in azienda da Raffaello Nistri, nasce il settore giovanile e contemporaneamente, Lionello Cianca, ottiene un terreno in concessione dal Coni. Lo stesso Omi realizza poi un impianto sportivo con illuminazione e centro medico incorporato: il Nistri a Tormarancia. Negli anni ’60 crea il suo nagc (Nucleo Addestramento Giovani Calciatori), e i giovanissimi sono controllati da giovani medici che si affermeranno ad alto livello nello sport ed in campo professionale quali: Ziaco, Alicicco, Caruso, Terzoli ed altri.

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Ogni anno, quando inizia l’attività, ai primi di settembre, l’iscrizione è aperta a tutti: basta pagare 500 lire per la visita medica e l’assicurazione, dotarsi di una “argentina” (oggi le chiamano felpe) blu, un paio di calzoncini neri e un paio di “scarpette di gomma dura” e si va ad imparare a giocare a calcio. Trillò e Camiglieri sono i due istruttori preposti. Poi, prima delle feste di Natale, c’era un vero e proprio esame: si palleggia, si fa lo slalom fra i paletti, si fanno gli esercizi alla forca (una sorta di T dalla quale pendono due palloni), si viene interrogati sulle regole e la storia del gioco del calcio. Quella è più o meno la selezione che serve per essere ammessi alla pre-agonistica. Si aspetta con trepidazione la classifica degli esami e con angoscia la lettera che ti comunica che devi presentarti il 7 gennaio al campo, e questa volta con gli scarpini di cuoio da calciatore.

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Nel 1961 i giovani conquistano il titolo italiano di categoria e il G. S. Omi organizza il Torneo Nistri che nei 16 anni successivi si inserirà tra le manifestazioni dell’estate romana e del Lazio e presenterà agli appassionati i più grandi futuri campioni del calcio nazionale come De Sisti, Zigoni, Prati, Maldera, D’Amato, Moro, Bettega, e tanti altri.

Quando la sigla Omi Spa viene venduta, il GS Omi (gruppo sportivo aziendale), si trasforma in Associazione Sportiva Omi alla quale resta l’impianto sportivo che non fa parte del patrimonio aziendale. I giovani vincono il secondo titolo italiano e partecipano a numerose finali anche negli allievi.

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Se al “Nistri” ci stava la squadra dell’Omi, una società da paura infagottata di soldi e ci giocavano i piu’ forti; al “Tormarancio” invece c’andavano l’altri, quelli ruzzicosi litichini, era un po’ il campo dei “senzanalira” e c’entravi senza problemi e si chiamavano “shangaini”, per le baracche che qualche anno prima sorgevano a Tor Marancia. La rivalità era enorme, inutile dire che tanti “shangaini” passarono all’Omi.

Tanti i giovani giocatori che sono riusciti ad arrivare a giocare nella massima serie, citiamo Di Bartolomei, Ferroni, Della Martira…

Nel 1974 dalla fusione tra l’Associazione Sportiva Frascati militante in Prima Categoria e la OMI Roma proveniente dalla Serie D nacque l’Associazione Sportiva Lupa Frascati, ufficialmente “L.V.P.A.” (dal latino Ludentes Vivendi Perdiscimus Artem) che adottò Frascati come sede e debuttò in Serie D grazie al titolo sportivo della OMI.

1970-71 – Campionato di Promozione Lazio girone A – 1^ classificata promossa in serie D
In piedi: Martorelli (all.), Mazza, Izzo, X, Ceccano, Paolacci, Monesi Sparacca, Di Bernardino, X
Accosciati: Boi, Marchegiani, X, Iacovone, Mariani, Giuliani, X  
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