

Racconta Pino Wilson: «Avevamo già segnato due reti e potevamo chiudere il primo tempo sul 3-0. C’era un rigore solare per noi ma l’arbitro non fischiò e ne nacque un parapiglia incredibile. Per giunta nel secondo tempo ne assegnò uno agli avversari senza che Oddi prendesse minimamente l’avversario. Andammo tutti intorno a lui, ricordo che Frustalupi mi diede una botta e io andai a finire addosso all’arbitro che cadde a terra. Sugli spalti c’erano 45 mila persone avvelenate quanto noi. Dalla Tevere iniziarono a tirare le arance in campo, gli inglesi alla fine della gara scapparono negli spogliatoi, con chi rimase facemmo a botte e non finì bene». In fondo all’articolo la sintesi video della partita
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Un passo indietro
L’Ipswich è allenato da Bobby Robson (diverrà uno dei più grandi allenatori inglesi di tutti i tempi). Gli inglesi al primo turno ha eliminato nientemeno che gli spagnoli del Real Madrid di Netzer, Del Bosque e Pirri. Arrivano all’Olimpico forte della netta vittoria dell’andata: 4-0 protagonista assoluto del match il centravanti Trevor Whymark, autore di tutte e quattro le segnature.
24 ottobre 1973 Sedicesimi di finale – gara d’andata
IPSWICH TOWN- LAZIO 4-0
IPSWICH TOWN: Best, Mills, Harper, Morris, Hunter, Beattie (66′ Hammond), Hamilton, Vilyoen, Johnson (80′ Wodr), Whymark, Lambert. A disp. Sivell, Osborne, Miller. All. Robson.
LAZIO: Pulici F., Facco, Martini L., Wilson, Oddi, Nanni (61′ D’Amico), Garlaschelli (61′ Manservisi), Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, Petrelli. A disp. Moriggi, Polentes, Inselvini. All. Maestrelli.
Arbitro: sig. Loow (Svezia) – Guardalinee: sigg. Nilsson e Axelsson (Svezia).
Marcatori: 16′ Whymark, 42′ Whymark, 47′ Whymark, 56′ Whymark.
Note: serata fredda, terreno in perfette condizioni, illuminazione discreta.
Spettatori: 28.000 circa.
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7 novembre 1973 Sedicesimi di finale – gara di ritorno
LAZIO-IPSWICH TOWN 4-2
Marcatori: 1’pt Garlaschelli (L), 26’pt Chinaglia (L), 25’st Vilyoen (rig.) (I), 38’st Chinaglia (rig.) (L), 41’st Chinaglia (L), 45’st Johnson (I)
LAZIO: Pulici, Facco, Martini Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D’Amico (34’st Petrelli). Allenatore: Maestrelli.
IPSWICH TOWN: Best, Mills, Harper (42′ Hammond), Morris, Hunter, Beattle, Hamilton, Vilyoen, Woods (83′ Johnson), Whymark, Miller. Allenatore: Robson.
Arbitro: Van der Kroft di Olanda
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L’’Olimpico è un’autentica bolgia nella quale gli inglesi si smariscono quasi subito finendo sotto 2-0 grazie ai gol di Garlaschelli in apertura e di Chinaglia a metà primo tempo.
Verso la fine del primo tempo il patatrac: Chinaglia rovescia in porta una ribattuta da distanza ravvicinata, un difensore inglese, sulla linea di porta, si tuffa con la mano nascosta dietro la testa e para il tiro di Long John: rigore plateale.
Non per l’imbarazzante Sig. Van derKroft che lascia proseguire.
L’Olimpico diventa una polveriera.
Al 20’ del secondo tempo un giocatore dell’Ipswich , controllato a distanza da Oddi, inciampa e cade in area. L’arbitro tra lo stupore generale accorda il rigore.
Pulici si avventa contro l’arbitro e quando gli arriva ad un passo viene spinto da Re Cecconi e gli frana addosso. Sopraggiunge Oddi come una furia e tenta di colpire il direttore di gara, cosa che riesce a Frustalupi che gli rifila un gran calcio nel didietro.
E’ un finimondo.
La gara terminerà 4-2 per i romani, ma a tenere banco sarà il pessimo arbitraggio e la rissa scatenata dai giocatori di casa. Fatti che costeranno la partecipazione alla Coppa dei Campioni l’anno successivo
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