
Francesco De Gregori l’ha scritta nel 1980 ed è all’interno dell’album Titanic. Pubblicato nel giugno 1982.
Di seguito l’interpretazione di Walter De Bardi
La canzone descrive il provino di un ragazzino di dodici anni per entrare in una squadra di calcio.
Sole sul tetto dei palazzi in costruzione
Sole che batte sul campo di pallone
E terra e polvere che tira vento
E poi magari piove
Il pezzo inizia con queste parole. Con un adolescente che pensa solo a giocare a pallone, su un campetto sterrato, in qualsiasi luogo, con qualsiasi tempo

Nino cammina che sembra un uomo
Con le scarpette di gomma dura
12 anni e il cuore pieno di paura
Nino (il ragazzino protagonista) si vede già adulto, ed ha paura di non riuscire a realizzare il sogno che lo vedrebbe cambiare la sua vita
.
Ma Nino non aver paura
Di sbagliare un calcio di rigore
Non è mica da questi particolari
Che si giudica un giocatore
Un giocatore lo vedi dal coraggio
Dall’altruismo e dalla fantasia
Può capitare di sbagliare (non solo un calcio di rigore), ma non per questo bisogna avvilirsi.
Le qualità di un giocatore sono altre. Il coraggio di continuare, l’altruismo verso i propri compagni di squadra, e la fantasia cioè la creatività nel trovare le soluzioni migliori
.

E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai
Di giocatori tristi che non hanno vinto mai
Ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro
E adesso ridono dentro al bar
E sono innamorati da dieci anni
Con una donna che non hanno amato mai
Chissà quanti ne hai veduti
Chissà quanti ne vedrai
Sono tanti i giocatori che si sono illusi di diventare dei campioni. Ma hanno smesso di giocare senza aver raggiunto il traguardo sperato. E continueranno ad essere tanti…
.

Nino capì fin dal primo momento
L’allenatore sembrava contento
E allora mise il cuore dentro alle scarpe
E corse più veloce del vento
Prese un pallone che sembrava stregato
Accanto al piede rimaneva incollato
Entrò nell’area, tirò senza guardare
Ed il portiere lo fece passare
Nino capisce subito che piace all’allenatore. Ci mette il meglio di se’. Corre come il vento, ha un controllo della palla eccezionale, e realizza un gol. Praticamente una prestazione straordinaria.

Il ragazzo si farà
Anche se ha le spalle strette
Questo altr’anno giocherà
Con la maglia numero sette
La poesia termina facendo capire che il provino è superato. Nonostante non abbia un grande fisico, l’anno prossimo giocherà con la maglia numero sette