Adriano Panatta

Adriano Panatta nasce a Roma il 9 luglio 1950.

Suo padre era il custode del Tennis Club Parioli, e da giovane ha imparato a giocare sui campi in terra battuta del club. Fin da piccolo Panatta si esercita sui campi rossi del club ed impara ad eseguire le prime volée. Gli amici, per la verità un po’ scettici di fronte a tanta passione, lo chiamavano all’epoca con il soprannome di Ascenzietto, vezzeggiativo mutuato dal nome del padre, Ascenzio

E’ stato tra i campioni più amati dagli appassionati italiani di tennis, giocatore dalle capacità tecniche eccezionali, classico e moderno allo stesso tempo. Ha contribuito con i suoi successi e la sua personalità a trasformare il tennis, durante gli anni Settanta, da sport per pochi a sport di massa, giocato da milioni di praticanti.

Panatta interpreta un tennis nuovo, giovane e moderno, regolato su nuove strategie tattiche e su di una grande dose di aggressività e voglia di emergere. Pietrangeli, invece, in qualche modo rappresentava una stagione senz’altro gloriosa ma ormai sulla soglia del tramonto, una tradizione intrisa di eleganza e “bel gioco”.

Nei suoi anni migliori Panatta ha giocato alla pari con tutti i campioni della sua epoca, battendoli più volte: da Connors a Borg, da Vilas a Gerulaitis, da Lendl a Solomon. E’ stato l’unico che ha saputo fermare Borg sulla terra rossa parigina, in ben due occasioni, nel 1973 e nel 1976, l’anno del suo trionfo al Roland Garros. Tra i pochissimi, inoltre, a vincere nello stesso anno (1976) i due maggiori tornei sulla terra rossa, Roma e Parigi, entrambi conquistati rimontando nel primo turno incontri praticamente persi (undici match-point contro l’australiano Warwick a Roma, uno contro il cecoslovacco Hutka a Parigi).

Il suo gioco era caratterizzato da un alto tasso tecnico, basato su un dritto micidiale e su di una battuta molto potente, senza contare la sua capacità di scendere in rete con volée di dritto e di rovescio impeccabili o di effettuare smorzate di grande raffinatezza. Il terreno di gioco su cui ottenne i migliori risultati era (sorprendentemente, visto il tipo di gioco), la terra battuta

Nel 1976 con la squadra azzurra ha vinto la prima, storica Coppa Davis, competizione nella quale ha disputato altre tre finali (1977, 1979 e 1980).

Il suo ultimo titolo in singolo in carriera arriva nel 1980 a Firenze. Si ritirerà dalla tournée professionistica nel 1983. Dopo essersi ritirato come giocatore, Panatta ha servito come capitano della squadra italiana di Coppa Davis.

Lo spettacolare gioco di Adriano Panatta
La vittoria al Roland Garros
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