

Il Liverpool, è un autentico squadrone di campioni pronti ad ogni avventura agonistica, ed esperti di quel genere di partite decisive.
La Roma di Nils Liedholm , negli anni precedenti aveva vinto due Coppa Italia (ne vincerà un’altra proprio nel 1984) e il secondo Scudetto della storia del club. La squadra è una delle più forti mai avute dalla Roma.
In porta c’è Franco Tancredi; la difesa era a quattro, formata dai terzini Nappi e Maldera, con al centro Bonetti e Righetti; il centrocampo gioca a tre con il capitano Agostino Di Bartolomei in posizione arretrata dietro ai brasiliani Falcao e Tonino Cerezo; in attacco, tridente formato da Graziani e Bruno Conti a sostegno di Pruzzo. Una squadra che oggi in molti definiscono ancora moderna, a cui Liedholm diede principi di gioco simili a quelli del calcio olandese, su tutti l’uso della difesa a zona.



Il Liverpool va’ in vantaggio dopo un quarto con un gol di Phil Neal.
Il gol nasce da un cross dalla trequarti destra del Liverpool. Tancredi, ostacolato da Ronnie Whelan (non giudicato falloso dall’arbitro) non trattiene. Bonetti rinvia ma colpisce Tancredi sulla schiena. La palla arriva a Neal che mette dentro.
La Roma raggiunge il pareggio a pochi minuti dall’intervallo. Il gol fu merito soprattutto di Conti e Pruzzo. Dal lato sinistro del campo, Conti lancia la palla in area di rigore avversaria che Pruzzo manda in rete con una torsione d’istinto.
Per il Liverpool la fatica di quel primo tempo si fa sentire nella ripresa. La Roma prende il controllo del campo, senza però riuscire a tramutarlo nel gol del vantaggio. L’infortunio del bomber Pruzzo, diventa determinante. La partita prosegue ai tempi supplementari e poi ai calci di rigore (per la prima volta nella storia delle finali di Coppa Campioni).


La Roma, senza i suoi migliori rigoristi, Maldera (squalificato), Pruzzo (infortunio), Cerezo (crampi), segna il primo rigore con Di Bartolomei dopo che il Liverpool ne sbaglia uno con Nicol. Phil Neal pareggia, ma Conti calcia alto. Il Liverpool segna i due successivi mentre Graziani sbaglia il quarto e ultimo rigore della Roma tirandolo alto sopra Grobbelaar, le cui strane movenze fatte per distrarre entrano nella storia del torneo e del Liverpool, che poi vince con l’ultimo calcio di rigore segnato da Alan Kennedy.
Il “gran rifiuto” di battere il penalty da parte di Falcão provocherà una insanabile frattura fra il leader giallorosso e la Roma.

Il tabellino Roma-Liverpool 1-1 (3-5 dcr)
AS Roma: Tancredi, Nappi, Bonetti, Righetti, Falcao, Nela, Conti, Cerezo (115′ Strukelj), Pruzzo (64′ Chierico), Di Bartolomei, Graziani. A disposizione: Malgioglio, Oddi, Vincenzi. Allenatore: Liedholm
Liverpool FC: Grobbelaar , Neal, A. Kennedy, Lawrenson, Whelan, Hansen, Dalglish (94′ Robinson), Lee, Rush, Johnston (72′ Nicol), Souness. A disposizione: Bolder, Hodgson, Gillespie. Allenatore: Fagan
Arbitro: Erik Fredriksson
Ammoniti: 115′ Di Bartolomei
Marcatori: 14′ Neal, 43′ Pruzzo
Calci di rigore: Nicol FUORI, Di Bartolomei GOL; Neal GOL, Conti FUORI; Souness GOL, Righetti GOL; Rush GOL, Graziani FUORI; Kennedy GOL



In piedi: Cerezo, Falcao, Righetti, Di Bartolomei, Graziani, Tancredi
Accosciati: Pruzzo, Conti, Nela, Bonetti, Nappi